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al testo di Gianfranco Aurilio
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Che cos’è che mi fa tremare le mani e battere il cuore se non passione? Che mi toglie l’appetito e mi brucia lo stomaco se non desiderio? Che cos’è che non mi fa dormire e mi costringe a sognare, che mi toglie le forze e mi scaraventa a terra, che mi fa parlare senza riflettere riflettere senza pensare? Che cos’è che ridona giovinezza quando vecchiaia s’intravede, che ridona il sorriso quando tristezza ha il sopravvento? Che strappa attimi al dolore, dolci momenti all’angoscia. Che fa sognare se non c’è più niente, lottare se non si ha più voglia. Non so se l’uomo sia così cieco perché non vuol più vedere o non sa vedere perché ha perso la vista.
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